«Partirò, e sempre questa voglia di vedere, di andare dove portano le strade, e la in fondo cosa c’è? E la in cima cosa c’è? E se è vero che si vede un panorama che pacifica il cuore, fa esplodere il cuore in 7 miliardi di pezzi…senza dolore!».
Negli ultimi giorni queste bellissime parole di una canzone di Jovanotti ritornano nelle mie orecchie e scendono proprio in quel cuore che batte forte fino ad esplodere in 7 miliardi di pezzi, ma senza dolore! Sì, perché per guardare quel panorama che pacifica il cuore è necessario tanto allenamento, è necessario scalare una montagna! Gli anni della scuola, dell’entusiasmo giovanile, questi anni di Seminario, ricchi di stupore, gratitudine, fatica e talvolta incertezza sono stati proprio questa parete, gli anni in cui ho scoperto le pietre solide su cui puntare per la stabilità della mia vocazione, in cui ho fissato bene i paletti per l’arrampicata…quanto sudore! Ma in fondo è solo così che l’Amore si fa spazio dentro il nostro cuore, scavando profonde gallerie nel nostro intimo, risalendo i fiumi del nostro sudore e delle nostre lacrime, controcorrente. Che bello sapere che in questa faticosa arrampicata non sei solo! Non posso non ringraziare don Sasà con tutti i miei formatori e i miei compagni, la mia famiglia, il mio parroco, i miei amici, la mia comunità parrocchiale!
La gioia che si prova nel vedere realizzarsi la promessa di felicità che Dio ha fatto per la tua vita fa esplodere il cuore in 7 miliardi di pezzi: mi sento esattamente così! Ormai a pochi giorni dal giorno in cui Dio trasformerà questa mia vita in un suo strumento il cuore non smette di galoppare e l’emozione cresce forte. Dio invita ognuno di noi a gustare il panorama meraviglioso che ha preparato, ciascuno ha il suo panorama, le sue strade da percorrere, le sue profondità da perlustrare e le sue vette da scalare. Vivo questi ultimi giorni prima dell’ordinazione contemplando la fedeltà di Dio nella mia vita, ripercorrendo passo dopo passo il cammino attraverso cui Dio mi ha portato qui e gli dico grazie! Grazie perché ha scelto me nonostante me, nonostante la mia testa dura, la mia inadeguatezza, le mie paure e le mie incertezze.
Cari giovani e cari ragazzi e ragazze, mi rivolgo soprattutto a voi: abbiate coraggio e fidatevi! Non abbiate paura di smarrirvi, non abbiate paura quando sentite di aver perso il gusto della vita dopo qualche errore, dopo qualche caduta, ma con coraggio ricominciate! Ci sarà sempre una mano pronta ad afferrare la vostra per rialzarvi. Ricordatevi che, come ha detto un santo a me molto caro, Giovanni Paolo II: «voi valete quanto vale il vostro cuore!». Dio è fedele per sempre.
Davide Amedeo