«Quale Gesù noi dobbiamo seguire? Quale Gesù vuoi seguire, caro Antonio? – ha detto l’arcivescovo Morosini durante l’omelio – quel Gesù che con determinazione si avvia e cammina verso Gerusalemme, il luogo teologico del compimento della sua opera di salvezza. Il Vangelo, poi, introduce l’incontro con l’espressione: strada facendo, nel senso che Gesù educa al vero ed autentico discepolato i suoi sulla stessa strada che lui percorre verso Gerusalemme».
Il presule ha poi proseguito: «La fedeltà alla sequela esige allora combattimento spirituale, che tu devi affrontare con le armi che Gesù ci ha fornito: preghiera e digiuno, quest’ultimo inteso come fuga da ogni velleità mondana. Bisogna fuggire mentalità e modi mondani, se vuoi realizzare una sequela perfetta».
Infine, l’augurio dell’arcivescovo al neo-sacerdote: «Sii grato al Signore per il dono che ricevi e sii sempre felice nel seguirlo. Chiedi al Signore il dono di altre vocazioni. A tutti voi cari fratelli nel sacerdozio – ha concluso Morosini – l’invito ad accogliere con amore Antonio nel presbiterio e ad aiutarlo e a sorreggerlo nei primi passi del suo ministero, che gli auguriamo fecondo di ogni bene».
Ieri, 30 giugno, don Antonio ha presieduto la prima Celebrazione eucaristica presso la parrocchia “Sant’Antonio di Padova”, comunità d’origine del neo-sacerdote.