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Formazione, a luglio la settimana teologica con Gisana, Tomatis e Ognibene

Dopo la presentazione della Settimana, che sarà curata dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, Giuseppe Fiorini Morosini e da padre Pasquale Triulcio, direttore dell’Issr, la meditazione introduttiva si soffermerà sul linguaggio non verbale di Gesù e la domanda etica. Il relatore sarà monsignor Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, che al termine dei lavori presiederà anche la Celebrazione eucaristica. Il progetto della prossima Settimana teologica è nato da una proposta dei docenti di religione e consiste sostanzialmente nell’affrontare il tema della comunicazione sotto i suoi molteplici aspetti: quello della fenomenologia della comunicazione umana, del linguaggio verbale, non verbale, metaverbale, del dialogo e della comunicazione efficace, in particolare della comunicazione in famiglia; quello della Parola di Dio, del Lógos che nella sua condiscendenza si comunica a noi attraverso il linguaggio umano, inculturandosi e assumendo le nostre stesse parole, con le rilevanti conseguenze ermeneutiche che tutto ciò comporta; ed infine l’aspetto della comunicazione nell’era digitale, con i suoi vantaggi e svantaggi, anche dal punto di vista psicologico, relazionale e pastorale.
Vanno segnalate, inoltre, due relazioni di approfondimento: “La comunicazione della Parola attraverso l’azione liturgica”, che sarà tenuta dal professore e sacerdote Paolo Tomatis (presidente dell’Associazione professori di liturgia); “Falsa e vera comunicazione nei media”, una questione di estrema attualità che sarà presentata dal dottor Francesco Ognibene (Caporedattore centrale di Avvenire).
La tematica scelta e la ricchezza di contributi offerta sta già suscitando molto interesse ed è per questo che si prevede un’ampia partecipazione non solo di studenti del-l’Issr, docenti di religione, operatori pastorali e membri di diverse associazioni, ma anche di sacerdoti, diaconi e religiosi/e. Come per gli anni precedenti parteciperanno, inoltre, persone provenienti da altre diocesi della Calabria e della Sicilia. Certamente una presenza così variegata arricchirà il dialogo e la comprensione della Parola di Dio, nella consapevolezza che anche gli strumenti offerti dall’ambiente digitale in cui siamo immersi possano aiutare a vivere una comunicazione sempre più efficace e feconda.