Con la grazia e la provvidenza di Dio, ma anche con la preghiera e l’aiuto di aiuti – soprattutto per l’impegno dell’équipe formativa, che, insieme, come comunità ecclesiale, desideriamo ringraziare – il cammino del nostro Seminario procede sicuro e fruttuoso.
Qualunque autorità ecclesiastica sia stata accolta in questi anni in Seminario, come ospite o per le visite ispettive ordinarie, si è dichiarata sempre ammirata per la serietà e la qualità della proposta formativa che qui viene offerta.
Ringraziamo Dio per questo traguardo raggiunto, soprattutto in questo momento difficile della vita della Chiesa, quando proprio la formazione nei Seminari viene sottoposta a particolare e meticolosa analisi ed attenzione.
Continuiamo a pregare, allora, e sosteniamo, in tutti i modi che ci vengono proposti, anche quello economico, per come e per quanto possiamo, lo sviluppo del nostro Seminario.
Vi invito a guardare al futuro. In questi mesi si pongono le premesse per la strutturazione del prossimo anno seminaristico. In quanti saranno ad iniziare, il prossimo settembre, l’anno Propedeutico, cioè il tempo introduttivo al percorso di preparazione al sacerdozio? Molto dipende dal lavoro vocazionale che si svolge in questi mesi nelle nostre Parrocchie.
Moltissimo dipende da noi sacerdoti!
Permettetemi, per questo, di rivolgere un forte appello:
innanzitutto a voi cari sacerdoti, soprattutto ai parroci ed agli assistenti dei gruppi, movimenti ed associazioni: intensificate i momenti di preghiera per le vocazioni, in particolare – ve lo ricordo con forza – quelli proposti dal Seminario!
A voi insegnanti, catechisti, animatori dei gruppi: in comunione con i vostri sacerdoti, non abbiate paura di proporre ai vostri ragazzi e giovani l’ideale della consacrazione, sia maschile che femminile.
A voi, cari giovani: siate generosi con il Signore, se vi accorgete che egli vi chiama.
A voi genitori: consideratevi privilegiati da Dio, se un vostro figlio o una vostra figlia vi dicessero di sentire la vocazione di speciale consacrazione: non li perderete ai vostri affetti.
E infine a voi, cari fratelli ammalati: offrite le vostre preghiere e sofferenze al Signore per noi sacerdoti e, oggi, per le vocazioni!
Tutti eleviamo, con fiducia e speranza, al Signore la preghiera: Manda, o Signore, santi sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa.
+ p. Giuseppe