«Ilenia ha iniziato il suo percorso grazie alla sensibilità di altri cristiani della parrocchia – racconta don Antonino Palmenta, parroco di Santa Maria Maddalena – questa è una comunità che già da molti anni è attenta alle persone che desiderano accostarsi alla fede, ognuno, nel suo piccolo, si sente di dover dare testimonianza ». Lo confermano le diverse storie di conversione che negli anni scorsi hanno animato la vita della comunità, con l’obiettivo raggiunto della piena integrazione, in essa, di queste nuove famiglie cristiane.
Anche per Ilenia è arrivato adesso il momento di partecipare attivamente alle attività della chiesa, come si augura don Francesco Megale, che affianca don Nino da un anno e mezzo, e che da quando è arrivato, ha aiutato Ilenia a concludere un cammino di fede iniziato da alcuni anni: «Mi ha colpito – dice – la convinzione con la quale sta crescendo nella fede i suoi figli e la fedeltà al desiderio di farsi battezzare nonostante le vicissitudini della sua vita».
Il cammino di fede di Ilenia, infatti, è stato tutt’altro che facile: «Mia madre è morta che non avevo nemmeno un anno – racconta – e sono stata cresciuta dai nonni quando mio padre ha incontrato una nuova compagna di vita. A lei, che seguiva un’altra religione, si sono accodati sia mio padre che mia sorella». Per Ilenia invece è stata più forte la testimonianza di fede del nonno, e poi quella del marito e della sua famiglia.
Il percorso di catecumenato vero e proprio è iniziato dopo il battesimo dei suoi due figli, grazie anche alle suore della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe, che insieme ai parroci le hanno dato lo stimolo a non arrendersi alle difficoltà. Adesso, pur nella riservatezza che la contraddistingue, può dire: «So che dentro il mio cuore la fede c’era da sempre, mi sono sempre affidata a Dio e ho avuto sempre le mie risposte». Cosa può ancora dire un’esperienza forte come quella di Ilenia lo sintetizzano le parole della sua catechista Paola Cinanni: «Il Signore non finisce mai di stupirci, continuamente si rivela attraverso le persone che accompagniamo e ci fa sperimentare la pazienza che bisogna avere, la costanza, il non temere, il riuscire a camminare anche quando si incontrano difficoltà».