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San Ferdinando, i vescovi calabresi: «Superare l’emergenza»

La Conferenza Episcopale Calabra a Reggio Calabria

Su quanto accaduto recentemente a Rosarno, dove ha perso la vita una giovane nigeriana di passaggio, nella cosiddetta “tendopoli” di San Ferdinando e dove sono andati distrutti accampamenti di fortuna, i Vescovi, pur riconoscendo una maggiore attenzione delle istituzioni, invitano vivamente a rafforzare tutti i presidi necessari per ridurre carenze e limiti strutturali quali sono i tempi nelle operazioni dei controlli previsti, il superamento nella parzialità dei servizi erogati, dei quali ancora molti restano esclusi, l’impedimento nell’allestimento di “rifugi” pericolosi per i materiali usati (legna, plastica, cartone e simili), bonificando le zone ancora interessate, individuandone altre, assicurare a tutti strutture più sicure, tende e locali nel comprensorio. Si tratta di fattori negativi che vanno al più presto rimossi e decisamente eliminati.
“Urge superare un “sistema” ormai consolidato, che resta ancora nella logica dell’emergenza, quando invece il fenomeno migratorio non è più emergenza. Di conseguenza, si rendono necessarie soluzioni che siano più rispettose della dignità del migrante”.
Nell’intento di evitare che abbiano ancora a ripetersi fatti così tragici, i Vescovi auspicano una convergente e rispettosa collaborazione tra gli organismi responsabili e il volontariato.
Proseguendo i lavori, si è affrontato il delicato tema della revisione del corso istituzionale su Chiesa e ‘Ndrangheta, voluto dal 2014 dalla stessa CEC. Già attivato in due corsi biennali (2014-2015 e 2016-2017), si è pensata una più opportuna strutturazione nei programmi e nella didattica per il prossimo terzo corso (2018-2019). In riferimento alla formazione dei giovani seminaristi, è stata inoltre presa in esame la relazione dei Rettori, dei tre seminari maggiori calabresi, sull’attuazione della Ratio Fundamentalis per la formazione dei seminaristi.
Guidati da un prezioso lavoro di Sua Ecc.za Mons. Francesco Milito, ci si è soffermati sull’ITC (Istituto Teologico Calabro), valutandone la situazione e le prospettive: esso rimane una risorsa di grande valore per i percorsi formativi dei nostri sacerdoti e il futuro delle Chiese locali calabresi e che i vescovi intendono continuare a seguire con vigile e particolare attenzione.
Si è giunti quindi ad approvare il rinnovato Statuto del CER (Commissione Episcopale Regionale), realtà che si intende rilanciare per un servizio più puntuale alle Chiese di Calabria.
È stato poi affrontato il tema della pastorale sanitaria Regionale guidato da mons. Francesco Savino, delegato Cec per la sanità. È emersa la necessità di sostenere coralmente tale impegno da parte delle Chiese calabresi, perché mai come in questo momento storico le questioni sottese attengono alla vita concreta delle persone fragili, degli ammalati in particolare. Sono in gioco la dignità e il senso della vita degli ammalati, nonché le questioni etiche di riferimento. La Cec ritiene non più dilazionabile un’accurata e accorata attenzione sulle cure palliative, come terza strada tra l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, e sulle Dat (Disposizioni Anticipate di Trattamento), così come su una riflessione antropologica chiara riguardo alla teoria del Gender. Non sono più rinviabili percorsi formativi sulla Nuova Carta degli operatori Sanitari, che diventa paradigmatica per una presenza testimoniale e sapienziale degli operatori sanitari cattolici.
La Cec ha poi espresso tutta la sua preoccupazione per il ritardo dei pagamenti per le prestazioni erogate dalle strutture cattoliche e non solo convenzionate, che rischiano di non poter pagare adeguatamente i dipendenti e di chiudere i battenti. È maturo, ormai, il tempo per la realizzazione di un patto sociale con le istituzioni preposte per un equilibrio tra diritti e doveri nell’ambito sociale e sanitario.
L’ascolto di don Paolo Martino, responsabile della Commissione CEC per la Cooperazione tra le Chiese, ha fatto convergere l’attenzione dei Vescovi sul tema dell’evangelizzazione e della sensibilità missionaria nelle comunità ecclesiali di Calabria, ribadendo la necessità di un maggiore impegno da sviluppare a tutto campo.
Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Satriano, a nome dell’Ufficio Catechistico Regionale, motiva la possibilità di un cammino ecclesiale per le metropolie calabresi e in definitiva per tutta la regione ecclesiale. Si desidera sostenere un percorso formativo laboratoriale che rilanci la sfida per ogni comunità ad essere nuovamente “grembo generativo” di fede. Si avverte l’urgenza di rifondare un percorso che ridia alle nostre comunità ecclesiali quella capacità di essere autentiche nell’accoglienza di percorsi di crescita, capaci di relazioni generative e di accompagnamento delle persone che sono in ricerca di senso.
I Presuli si sono soffermati poi sul Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro (TEIC), varato con decreto della Suprema Segnatura Apostolica il 12 gennaio scorso. Tale Tribunale succede al già Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro, restando invariati, organico e struttura. Il cambio di denominazione si è reso opportuno dal momento che l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano ha eretto un suo proprio Tribunale diocesano. Mons. Vincenzo Varone, Vicario Giudiziale del TEIC Calabro, ha illustrato l’iter, la situazione e le prospettive del nuovo tribunale.
Particolare rilievo è stato dato a due avvenimenti che riguarderanno il nostro territorio ecclesiale. Innanzitutto il 1° centenario dell’Eparchia, di Lungro che vedrà la presenza dei vescovi Orientali Cattolici d’Europa a Lungro dal 14 al 17 del prossimo mese di Giugno; più avanti il Congresso dell’Associazione Canonisti Italiani (Ascai) su “Diritto Canonico e Amoris Laetitia”, che si terrà a Catanzaro Lido dal 3 al 6 del prossimo settembre.
Concludendo, in riferimento al prossimo appuntamento elettorale nazionale, i Vescovi sollecitano i cattolici alla presenza e alla partecipazione attiva e responsabile alle prossime elezioni. Nel sostenere tale importante impegno civico, si mette in guardia ogni cittadino e credente dal devastante pericolo del voto di scambio, spesso praticato e mai sufficientemente denunciato.
In un contesto politico e socio-economico così delicato, non è possibile rifugiarsi in atteggiamenti qualunquisti e superficiali. Si è invitati ad esercitare la propria capacità di scelta, affermando il diritto di voto come strumento imprescindibile per la crescita e il bene del Paese e delle realtà locali: non votare è lasciare che altri decidano per noi.

A conclusione dell’Assemblea CEC sono state effettuate le seguenti nomine:
Don Pino DIENI Assistente spirituale dell’UCID Calabria;
Il Dott. Giovanni LANZILLOTTA, nuovo Delegato per l’Università Cattolica;
Il dott. Giuseppe FABIANO, nuovo Presidente Commissione Regionale Migrantes;
Il Rag. Walter TRIPODI come Incaricato Regionale del “SOVVENIRE”.
Don Emilio Aspromonte Assistente/Consulente delle Confraternite della Calabria.
Nel ringraziare quanti sinora hanno servito le Chiese di Calabria in questi compiti, i vescovi augurano buon lavoro a tutti quelli che si accingono a dare inizio al proprio servizio.