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Le reliquie di padre Pio a Reggio

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È questo il carisma della santità di padre Pio che continua ad operare nei “Gruppi di Preghiera” da lui fondati ed è questo il leit–motiv che ha animato la settimana organizzata dal gruppo di preghiera «Divina Misericordia» della Chiesa di Santa Maria del Lume in Pellaro per ricordare il centotrentesimo anniversario della nascita del santo di Pietrelcina: cinque giorni scanditi da un fitto itinerario di incontri di preghiera e di opere di carità, che hanno visto in missione a Reggio le reliquie di San Pio accompagnate dal padre cappuccino Riccardo Fabiano e dal direttore dell’Associazione «Amici di Padre Pio» Gianni Mozzillo.
In ospedale particolarmente commovente è stata la visita della reliquia al reparto rianimazione, dove da alcune ore era ricoverato, in seguito all’aggressione subita, don Giorgio Costantino, vissuta con un breve ma intenso momento di preghiera.
Evento centrale della settimana quello della celebrazione del 25 maggio, giorno del compleanno di padre Pio, in Cattedrale, presieduta dal coordinatore regionale dei gruppi di preghiera monsignor Ezio Limina, che ha prima incontrato tutti i gruppi dell’arcidiocesi reggina– bovese. Un momento di festa, di lode, di ringraziamento che ha riunito nella chiesa madre gremita tutti i suoi figli spirituali ma anche quanti riconoscono nella figura di padre Pio, come delineato da don Ezio nell’omelia, «un padre e un maestro che insegna una configurazione speciale a Cristo crocifisso, sigillata da una sofferenza che ha generato e genera ancora figli devoti».
«La presenza della reliquia di San Pio – racconta don Sgrò – ha suscitato un grande movimento di fedeli, grazie alla testimonianza di vita e alle catechesi di padre Riccardo Fabiano, che ha presentato i tratti più umani di padre Pio».
Antonia Cogliandro