La nuova configurazione delle due zone prevede che il gruppo della parrocchia della Cattedrale (che appartiene alla zona che va fino a Bagnara) e il gruppo della parrocchia della Candelora (che appartiene alla zona che va fino a Brancaleone) si accavallassero come a intrecciare una linea di confine che determina un “abbraccio” tra le due nuove zone.
Le due zone, in questa assemblea primaverile, erano chiamate a indicare alcune priorità in preparazione all’assemblea regionale di aprile sui temi dell’ «accoglienza»: per saper testimoniare il senso evangelico dell’accogliere nello stile della reciprocità.
Dell’«affettività»: per educare i ragazzi di oggi all’amore e alla qualità della relazione personale; dell’educare al sogno: per impegnarsi a guardare ai ragazzi e alle ragazze e alle loro potenzialità e per guidarli a scoprire il gusto dei propri sogni come contributo a realizzare un mondo migliore.
Al «riconoscere – interpretare – scegliere»: la proposta di un cammino verso una consapevole adesione alle scelte della partenza per cercare la propria vocazione nella comunità cui si appartiene e viverla nella comunità cui si apparterrà.
All’«ascolto»: come condizione per comprendere e vivere con l’altro e per vivere la propria realtà sentendosi parte viva della Chiesa.
Dell’essere «uomini e donne di frontiera»: per vivere le reti come luoghi e realtà che possono diventare opportunità per le nuove generazione e per l’educazione. Alla «comunità capi»: come luogo di incontro di diverse generazioni e di sostegno e condivisione di fatiche e successi per vivere un cammino di discernimento cristiano ed acquisirne lo stile.
Nelle due zone don Angelo Battaglia, accompagnato dal diacono Francesco Velonà, ha celebrato la Messa. Subito dopo la visita paterna dell’ arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini.
Durante i lavori le due zone sono rimaste in contatto per comunicarsi l’andamento dei lavori e per dire che fratelli si nasce, è vero, ma lo si diventa quando si riconosce di avere lo stesso padre che veglia e accompagna e ispira chi sceglie di mettersi al servizio dei più piccoli.
Luigi Arcudi