Una giornata speciale perché ricorda la data di approvazione dello Statuto da parte della Cei il 14 marzo 2002 per le mani dell’allora presidente cardinale Ruini. Durante l’omelia monignor Giuseppe Fiorini Morosini ha definito le aggregazioni laicali «comunità di avanguardia» della vita della Chiesa e «dunque forze vive che devono annunciare il Vangelo nel quale hanno creduto, nel contesto della vita di ogni giorno, della cultura, della politica, della vita sociale ed economica». Il presule riprendendo la questione “gender” già affrontata nella giornata vissuta al seminario «Pio XI» ha consegnato all’assemblea gli otto punti dell’associazione dei pediatri americani, risultato di studi e ricerche oggettive che negano l’ideologia Gender come avente fondamento scientifico). Per questo, collegandosi alla fede di Abramo della liturgia del giorno, padre Giuseppe ha chiesto ai fedeli quel cambiamento di mentalità, reso col termine “metanoia”, come rinuncia alla cultura dominante, di comodo, ovvia, che la società impone come schiavitù. Dio, come ad Abramo, chiede di affidarsi totalmente a Lui, di cambiare mentalità, modo di pensare; fidarsi di Dio contro ogni speranza. Questo il monito dell’arcivescovo. «Che nella società possiate portare questa fede – ha detto – che cambia il mondo con coraggio, sapendo di andare contro una mentalità, senza lasciarsi mai intimorire, fidandosi di Dio».
Carmen Guarnaccia