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Avvento, la Caritas diocesana a servizio degli ultimi

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Maria compagna fedele nel cammino, con lei il popolo reggino inizierà l’Avvento con il ritorno dell’Effige della Madonna della Consolazione al Santuario dell’Eremo. L’8 dicembre, poi la Chiesa la ricorderà come l’Immacolata, la Madre dei poveri.
Nel corso delle quattro settimane di Avvento siamo invitati a dilatare gli spazi del cuore affinché Gesù sia generato in noi per la fede. La grazia da chiedere è che il cuore e la vita si aprano per divenire grembo per Colui che è “Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero”. E’ sempre il simbolo di fede a parlare di Gesù come il Figlio “generato non creato della stessa sostanza del Padre”. Il bambino che nasce a Betlemme è il Figlio di Dio. Le sue origini sono dall’eternità. Quale stupore nel contemplare l’eterna generazione del Figlio!
Vivere la carità con i poveri è dunque, partecipare dell’eterna generazione dell’amore. I poveri sono una grazia. Essi hanno bisogno di noi come noi di loro. Condividere i doni è innescare energie nuove di vita. Oltre l’assistenzialismo ci è chiesto di rendere protagonista ogni persona nell’esplicitare la ricchezza umana ed interiore personale. Gesù ha sempre rigenerato le persone incrociate sulla strada. La sfida oggi è curare e far crescere quello che viene chiamato “il welfare generativo”.
La gioia della Caritas diocesana in questo anno dedicato alle vocazioni è grande. Il Signore ci visita ed ancora oggi i testimoni della carità lo seguono con gioia e generosità.
Tutte le comunità parrocchiali sono invitate a pensare a degli incontri formativi: presso le case famiglia che oggi accolgono 50 minori accompagnati, affidati ad alcune realtà ecclesiali della nostra diocesi; il Centro San Gaetano Catanoso per i senza dimora; le nostre comunità di accoglienza.
La quarta domenica di Avvento, domenica della fraternità, sarà occasione per raccogliere le offerte da destinare al sostegno del gemellaggio con la Grecia per provvedere agli arredi di una stanza del centro profughi Neos Cosmos di Atene, recentemente restaurato e sede di una casa famiglia dove sono accolti dei profughi, prevalentemente di origine siriana. La stanza sarà dedicata a Suor Antonietta Castellini. Inoltre, si spera di offrire un sostegno ai poveri dell’isola di Thinos nelle Cicladi dove la comunità cattolica, attraverso un centro di ascolto, accompagna un centinaio di famiglie in difficoltà. Una parte delle offerte sarà destinata a sostenere casa Anawim, opera segno della città di Reggio dove vengono accolti un gruppo di minori non accompagnati in un bene confiscato. Infine, il gruppo di volontari attenti al fenomeno della tratta hanno pensato di animare la sera del 7 dicembre presso la zona pinetina del Porto, il Santo Rosario alle ore 21. Sarà presente anche l’arcivescovo Morosini.