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“La sapienza del cuore, ha affermato Morosini, è la convinzione alla quale perveniamo dopo attenta riflessione, all’interno della quale può nascere anche la fede: senza l’aiuto di Dio non riusciamo a realizzare nulla nell’ordine del bene. Quando l’uomo si allontana da Dio, cammina nella falsità e nell’errore e si apre così dinanzi a lui la strada di tutti i mali. È quanto costatiamo quotidianamente, dando uno sguardo sugli avvenimenti che accadono”. Tutto il male che fa soffrire e toglie la gioia all’uomo dipende dal rifiuto della sapienza che Dio dona all’uomo per il suo vivere felice. A questo punto il presule fa esplicito riferimento all’episodio accaduto a Melito: “Anche la sofferenza che la nostra Chiesa locale e la comunità civile sta vivendo in questo in questi giorni per episodi di abusi su una ragazza, alla quale rinnoviamo la nostra vicinanza ed il nostro affetto, è frutto di un accecamento delle coscienze che hanno perduto il senso di Dio, e dell’orientamento della fede. Una sofferenza che deve portare ad un ripensamento da una parte del nostro modo di stare nella nostra società concreta, superando cristianamente e civilmente la paura della criminalità organizzata che ci rende e conniventi silenziosi con il male e dall’altra interrogarci se crediamo ancora nel ruolo educativo degli adulti, e se all’interno del processo educativo proponiamo l’educazione all’affettività secondo la sapienza di Dio per cui la sessualità diventa dono di amore per la vita e non merce di consumo per il proprio divertimento”.