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Stamattina, durante la celebrazione eucaristica che ha preceduto l’elezione, mons. Morosini ha invitato le suore ad una scelta responsabile: “oggi decidete il futuro della vostra congregazione, scegliete cosa consegnare alle prossime generazioni”. Un capitolo generale di una congregazione religiosa, spiega l’arcivescovo, raccoglie il passato, lo guarda, lo legge, lo discute, valuta errori e speranze, e apre al futuro.
Il secondo atto della riunione del capitolo è l’elezione di chi dovrà prendere in mano l’eredità del passato e guidare la congregazione. “La scelta della nuova madre generale, sottolinea l’arcivescovo, non deve essere dettata da simpatie personali: si elegge chi, davanti a Dio, è ritenuta la persona più degna”. Attingendo alla sua esperienza di religioso, e di correttore della congregazione dei minimi fondata da San Francesco di Paola, mons. Morosini spiega che spesso la persona più degna è la persona prudente. “Chi viene eletta, da par suo, – conclude l’Arcivescovo – si ricordi che le cariche non durano in eterno, ma si è scelti per servire e per guidare, temporaneamente, la congregazione”.
Terminata la Santa Messa, si procede con l’elezione della nuova Madre Generale.
Dopo una breve riunione, risulta confermata suor Todarello, che inizia dunque un nuovo sessennio alla guida della Congregazione. Dopo il giuramento della nuova madre generale, avvenuto in cappella, tutte le suore hanno rinnovato l’obbedienza alla superiora. Davide Imeneo