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Proprio per favorire una riflessione capillare sulla tematica della legalità e della giustizia, Mons. Morosini ha disposto che durante tutte le feste patronali che si svolgeranno nei mesi estivi in tutte le parrocchie della Diocesi, venga prevista una giornata di riflessione sul rapporto tra la Fede professata, anche nelle pratiche di Pietà Popolare, e la vita vissuta, troppo spesso macchiata da atti di criminalità che quotidianamente connotano la cronaca della nostra città.
“C’è un drammatico divario da colmare: quello tra fede e vita. Deve essere chiaro che chi commette atti criminali, intimidatori e vessatori non si comporta da cristiano, non è un discepolo del Signore. Ci fa soffrire e ci interroga la coabitazione tra manifestazioni religiose e gesti criminali nei luoghi dove abitiamo. Nella vita del cristiano ci deve essere coerenza tra quanto si professa di credere e quanto realmente si realizza nella quotidianità”.