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“Luogo dove sperimentare la misericordia di Dio, e luogo dove imparare ad essere misericordiosi” è stata infatti la definizione che Padre Giuseppe ha voluto dare della Cittadella, in particolare in questo anno di grazia. Più di seicento persone si sono radunate intorno alle 10 del mattino nella cappella esterna, dedicata proprio a Gesù Misericordioso, per partecipare alla gioiosa celebrazione durante la quale il Vescovo ha consegnato alla nostra piccola Fraternità “il grande compito di essere seme di vita e di speranza” per tutti i fratelli e le sorelle che il Signore affiderà al nostro ministero di intercessione, accoglienza e missionarietà. Al termine della Santa Messa tutta l’assemblea, cantando le litanie dei santi, si è recata alla Cappella dell’Immacolata, all’interno del nostro convento. È stato un momento semplice e solenne al tempo stesso, davvero indimenticabile: in pochi istanti, al passaggio del Vescovo, la piccola porta di quella cappella che noi consacrati attraversiamo con naturalezza tante volte al giorno per la preghiera comunitaria, si è trasformata in un “luogo di passaggio della grazia”, attraverso cui si riverseranno in abbondanza i fiumi della divina misericordia su tanti fratelli e sorelle, vivi e defunti.
E fiumi di persone, che sembravano interminabili, hanno varcato per primi questa Porta Santa, in un clima di gioia e di preghiera, accompagnati dalle dolci note del canto: “in aeternum misericordia Eius… misericordes sicut Pater”. Subito ci sono giunte testimonianze dei piccoli miracoli di grazia operati in tanti nostri amici da questo momento speciale: il desiderio di riconciliarsi con qualche familiare, di fare una confessione più attenta, di dedicarsi di più al prossimo.
Li abbiamo visti come i primi frutti delle sapienti parole del Vescovo durante l’omelia: “proviamo a restituire a noi stessi il rapporto con Dio misericordioso, e restituiamo a noi stessi la capacità di metterci in ascolto anche del fratello, imparando ad essere misericordiosi”. Non ci resta che sciogliere il nostro Magnificat al Signore per questo grande dono, chiedendogli che la nostra piccola Fraternità diventi sempre più, durante questo Anno Santo, seme di pace e di misericordia per i tanti fratelli che incontreremo.
Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata