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Essendo inserita nel contesto della basilica cattedrale, proprio il suo carattere di “diocesanità” la rende una comunità aperta anche al di fuori del suo precipuo ambito territoriale.
I ragazzi che la frequentano provengono infatti da varie zone della città.
La catechesi è una delle principali attività della pastorale della parrocchia, che ospita due realtà associative, l’Azione Cattolica e l’Agesci, le quali, pur mantenendo le loro specificità, sono chiamate a rendersi parte attiva della famiglia parrocchiale.
Il percorso di iniziazione e formazione cristiana dei fanciulli (già iniziato mercoledì 7 ottobre), è sviluppato nell’incontro settimanale del mercoledì (dalle 16 alle 17,30), ed è fortemente qualificato dalla partecipazione attiva alla vita liturgica della comunità.
Prenderà l’avvio a breve anche la formazione catechetica di tutte le altre fasce di età, che si sviluppa in incontri specifici, settimanali per i piccolissimi, i ragazzi, i giovanissimi e i giovani, quindicinali per gli adulti.
In Parrocchia è inoltre già avviato, fin dallo scorso anno, un percorso catecumenale, destinato ad una ragazza di circa 14 anni di origini bielorusse, adottata da genitori reggini e non ancora battezzata, che quest’anno riceverà i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana durante la veglia pasquale.
L’impostazione della catechesi è per ora non proprio “tradizionale” perché con impronta esperienziale, ma, stimolata dagli orientamenti di rinnovamento del nostro Arcivescovo, che ha impegnato tutta la Diocesi in una riflessione sulla trasmissione della fede oggi, la Parrocchia della Cattedrale si propone di attuare per i fanciulli dei percorsi di catechesi di ispirazione catecumenale, inseriti in una azione pastorale di Primo Annuncio, con attenzione particolare alle famiglie, per le quali si pensa a proposte pastorali che permettano di far fare un cammino parallelo fanciulli-genitori, e ai gruppi-famiglia.
I percorsi di iniziazione dei figli possono diventare occasione di nuovo incontro con la Parola e con la comunità anche per i genitori.
E questo si cercherà di renderlo possibile sostanzialmente in due modi: con il coinvolgimento dei genitori nella partecipazione attiva alla Messa domenicale, facendo in modo che una famiglia per volta abbia la responsabilità dell’animazione della messa stessa (letture, offertorio, preghiere dei fedeli), avendo già verificato lo scorso anno la positività di questo coinvolgimento con la partecipazione dei genitori assieme ai figli nella Recita natalizia; per altro verso, facendo vivere ai ragazzi esperienze appassionanti, con linguaggi e modalità che li attraggano e li entusiasmino al percorso di catechesi offerto perché siano essi stessi con il loro fresco entusiasmo a contagiare e trascinare le famiglie.
Inoltre, in un contesto territoriale in cui uffici, scuole e negozi prevalgono sui nuclei familiari, perciò difficili da compattare come comunità, si cercherà di creare sempre maggiori relazioni e occasioni di crescita nella fede tra le varie realtà.
Alla base di tutto sta comunque la consapevolezza che l’educazione alla fede deve essere continua, non solo finalizzata alla sacramentalizzazione: essa deve accompagnare i bambini nelle varie fasi della crescita sia umana che spirituale, favorendo la maturazione di un personale percorso di fede.
La pastorale catechistica vuole accompagnare le famiglie in un cammino di scoperta del Vangelo e nella gioia di una comunità accogliente.
Solo così la chiesa di Cristo si realizza nella concretezza della vita comunitaria, per rendere possibile ciò che il nostro arcivescovo auspica nella sua lettera “Trasmettere la fede oggi” e il nuovo progetto catechistico diocesano, di don Antonio Bacciarelli, direttore dell’UCD, indica per l’avvio graduale e concreto di un cambiamento, anzitutto delle prospettive d’impostazione della evangelizzazione, a favore di una pastorale rinnovata profondamente e coraggiosamente, secondo il pensiero di Papa Francesco sull’essere “Chiesa in uscita”.