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Maria Mariotti compie 100 anni: un secolo di ecclesialità

La professoressa Maria Mariotti

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Così, nella Chiesa parrocchiale di San Domenico – la Parrocchia di Maria Mariotti, al calar del sole del venerdì antecedente la Pentecoste, l’Arcivescovo Metropolita Padre Giuseppe Fiorini Morosini, affiancato dall’Arcivescovo Emerito Mons. Vittorio Mondello, dal Vescovo di Oppido-Palmi Mons. Francesco Milito e da diversi sacerdoti, ha presieduto il Divino Sacrificio per “rendere grazie – ha sottolineato Mons. Morosini ad inizio Concelebrazione – al Signore per il dono prezioso che tu, Maria, sei stata per te stessa, per la tua famiglia, per la nostra amata Chiesa diocesana e calabra, per quanti hanno avuto il privilegio d’incontrarti, di conoscerti! Grazie Gesù per averci donato Maria!”
Tocca al Padre Domenicano Giovanni Calcara, Parroco di San Domenico, rivolgere un “doveroso e affettuoso saluto. Conobbi Maria trentatré anni orsono, da studente: ci spiegò San Tommaso così bene che pensai fosse una … autentica … domenicana! Maria è stata, è collaboratrice di lungo corso della nostra Parrocchia. E grazie a Dio per aver, noi, goduto della sua straordinaria testimonianza di fede!”.
All’omelia Padre Giuseppe esordisce sottolineando che “celebriamo il lieto evento del centesimo compleanno della professoressa Mariotti legandolo alla gioia pasquale. Il cristiano non guarda gli eventi della sua storia attraverso il filtro delle difficoltà e del dolore, ma attraverso lo sguardo della Risurrezione, che dà Speranza! E Risurrezione, Risorgere, è la Speranza che il cristiano vero sempre annuncia!”
Dalla Pasqua, prosegue l’Arcivescovo, “tutto prende forma, luce, forza. E la professoressa Mariotti, che personalmente ha scelto le odierne letture, nel brano evangelico ci fa meditare proprio la Risurrezione: e in questa scelta colgo la sua volontà, espressione di fede profonda, di leggere la vita con gli occhi della Speranza, ringraziando continuamente Dio per tutti gli avvenimenti che ha già consegnato alla storia e per tutti quelli ancora a venire, come la tanto sospirata rinascita della nostra Calabria…”.
Stasera, rimarca Mons. Morosini, “rendiamo lode al Signore per il dono di Maria, una donna! Sono state le donne, per prime, a credere nella Risurrezione. Nella Chiesa viviamo grandi discussioni attorno alla ministerialità della donna … alla donna, non dimentichiamolo, è affidato il grandissimo ministero di tenere viva in ciascuno la Speranza… La profezia della donna nella Chiesa è quella di offrire sempre la Speranza nella vittoria certa del bene sul male…”.
Maria Mariotti, evidenzia Padre Giuseppe, “mescola fede e amore per la sua Terra. Ha scelto di non abbandonare mai, pur avendone tante opportunità, la sua Terra, per portare l’annunzio di Speranza, l’annunzio del riscatto della Calabria e dei suoi abitanti”.
Richiamando la prima lettura, tratta dalla Lettera ai Romani, l’Arcivescovo ricorda “l’intensa attività ecclesiale di Maria, la partecipazione profondamente spirituale sfociata nella consacrazione all’Ordo Virginum. Come dimenticare la sua attività sociale, politica e soprattutto culturale, inerente la storia della Chiesa regionale, l’impegno nella deputazione di Storia Calabra. Insomma, Maria ha trovato il suo spazio ecclesiale nell’insegnamento: i suoi cento anni ci consegnano un patrimonio culturale imponente, punto di riferimento per chi vuole studiare la storia della Chiesa in Calabria, nel Meridione. Ha sempre unito la Carità al sapere, rendendo il sapere un dono da condividere. E amore e condivisione sono stati i suoi punti di forza”.
Riallacciandosi al Salmo, Mons. Morosini sottolinea “l’impegno di Maria nei movimenti, nell’Ecumenismo, poiché … ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme! Maria ha sempre accompagnato, seguito, gli altri condividendo con ognuno il carisma, ricevuto da Dio, della scienza. Assieme all’indimenticabile don Farias, coniugando scienza e spiritualità, hanno animato, fatto riflettere e crescere, la nostra diocesi. E infine, cara Maria, la tua casa … tenda dell’accoglienza, scrigno del sapere, santuario di spiritualità! Grazie Maria per questi tuoi cento anni di cristiana testimonianza: li offriamo per tutti i desideri e le speranze che porti nel cuore, e per il bene di questa nostra Chiesa diocesana, che tanto hai amato e ami! E … posso dirlo … Maria … ad multos annos!”.
Al termine di una Concelebrazione Eucaristica sinceramente vissuta da quanti hanno avuto la gioia d’incrociare il proprio sguardo con quello della signorina Mariotti, è stato Padre Calcara a dare lettura della Benedizione che Papa Francesco ha fatto giungere a Maria attraverso il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e del messaggio inviato da Mons. Salvatore Nunnari, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, presidente della Conferenza Episcopale Calabra e figlio della Terra reggina-bovese. Mentre la Presidente diocesana dell’Azione Cattolica, Ornella Occhiuto, ha letto gli auguri fatti pervenire dal Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica, Matteo Truffelli.
E subito dopo la Solenne Benedizione finale, impartita da Padre Giuseppe, portandosi al centro dell’Altare per la rituale foto-ricordo, la professoressa Mariotti ha chiesto il microfono per sussurrare un affettuosissimo “grazie e … Grazia! Grazia, in abbondanza, che il Signore doni a ciascuno di voi! Grazie!”.
E l’assemblea si scioglie, nella consapevolezza che il Vangelo, piuttosto che portarlo nella borsetta o tenerlo in bella mostra nella libreria buona del soggiorno, va vissuto!