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Custodire e promuovere la pace per dare vita ad un mondo migliore

Concorso Missio Reggio Calabria

{module AddThis} Beati i poveri in spirito, Beato chi ha fame e sete di giustizia, beati gli operatori di Pace. Le scuole sono state scelte in numero limitato e a campione, vista la connotazione sperimentale del progetto: tredici scuole invitate, sei aderenti per un totale di dieci plessi: I.C. Alvaro Gebbione, Scuola Cassiodoro don Bosco, I.C. Catanoso De Gasperi con i tre plessi De Gasperi, San Cristoforo e Spirito Santo, scuola Lucianum, Ist. Maria Ausiliatrice, I.C. Nosside Pythagoras. Un piccolo seme, che si spera possa crescere nel tempo. Tra i consulenti esperti il CEM Nazionale (Centro di Educazione alla Mondialità), prof. Brunetto Salvarani, CSAM nazionale (Centro Saveriano di Animazione Missionaria), la Libreria dei Popoli, il dott. Alessandro Petronio, psicologo.
L’arrivo di nuovi sbarchi il 9 maggio è stata spunto di riflessione con l’esperienza di primo soccorso dei giovani di Azione cattolica e il tema della fratellanza di Mimmo Polito. “Il Parco è la casa di tutti i popoli e tutti i popoli devono sentire il parco come casa propria da qualsiasi parte del mondo essi provengano, ha affermato, secondo lo spirito di p. Aurelio Cannizzaro”, missionario saveriano e ideatore del parco nel 1970 insieme ad alcuni bambini.
Don Nino Russo, direttore del Centro Missionario Diocesano, ha presentato i Rappresentanti delle altre confessioni religiose: Hassan Elmazi, rappresentante Centro Islamico, ha sottolineato l’importanza di portare la pace e non la guerra, perché “la guerra porta a fuggire dal proprio paese per… trovare la Pace”. Impegnato in prima linea negli interventi di primo soccorso negli sbarchi in città, ha spiegato che quando gli immigrati arrivano stanchi, stremati e spaventati sulla terraferma, la sola parola ‘Benvenuti, Pace’, al di là di qualsiasi religione, li fa sentire nuovamente in famiglia, ‘a casa’, nonostante tutte le vicissitudini subite. Ha spiegato il significato del canto arabo sulla pace e la fratellanza “Inshalah” (“Se vuole Dio”).
Anche Saeid Sardarzadeh, rappresentante della fede Bahà’i (Iran), ha sottolineato l’importanza della pace. L’omaggio alle mamme del prof. Consolato Squillace (fisarmonica) è stata occasione per scoprire la parola ‘ mamma’ in lingua araba e iraniana… “la mamma è la mamma”per qualsiasi persona del mondo, ha affermato Hassan Elmazi su richiesta, avvallato da Saeid Sardarzadeh per quanto riguarda i popoli in Iran.
Due balletti moderni delle studentesse della scuola Nosside Pythagoras (classe I F e III F) con i colori della Pace hanno allietato l’uditorio, così come i numeri di giocoleria e l’identità svelata, egiziana, di uno degli attori de I Don Cosciotti senza mancia con lo spettacolo “Dal Cairo con furore”.
Custodire la Pace, iniziando da noi stessi ogni giorno, con i compagni di scuola, a casa, in famiglia, è l’augurio del Vescovo, S.E. Giuseppe Fiorini Morosini, ai bambini. Ha sottolineato l’importanza che le diverse confessioni camminino insieme al di là delle differenze religiose presenti per costruire insieme la fratellanza. Una preghiera ecumenica per la Pace in diverse lingue ha concluso la mattinata insieme ad una Visita libera del parco, perché…“Mondialità è uscire dal chiuso dell’Io per ritrovarsi in Dio,amore per tutto l’uomo, per tutti gli uomini, per tutti i viventi, per tutte le cose” (p. A. Cannizzaro).