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E Clemente di Alessandria, negli stessi anni, distingue il latte dell’annuncio diffuso ampiamente e il nutrimento solido della catechesi, “paragonabile al cibo in quanto prende consistenza nell’anima” (Pedagogo I,6).
Gli scritti dei Padri della Chiesa testimoniano questo sforzo di far riecheggiare la Parola di Dio in modo semplice ed essenziale nel cuore e nella vita di quanti decidevano di diventare cristiani, con attenzione alle loro motivazioni, alla loro cultura e mentalità, alle diverse situazioni di vita, alle difficoltà che potevano venire dall’ambiente.
Nel nostro tempo di “post-cristianità” e di neopaganesimo ritorna di attualità la preoccupazione e la cura sul come si diventa cristiani, per maturare una fede nutrita dalla Parola e vissuta con autenticità. Oggi si parla con insistenza di catechesi degli adulti, di itinerari per quanti chiedono il battesimo o riscoprono la fede da cui si erano allontanati da tempo, dell’esigenza di comunità ecclesiali missionarie e “in uscita”. Anche nella nostra Diocesi nel Convegno pastorale di settembre è risuonato il forte appello dell’Arcivescovo p. Giuseppe Morosini a “Ripartire dall’evangelizzazione”, riproponendo in chiave di Chiesa locale il sapiente magistero di papa Francesco condensato nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium e gli Orientamenti della CEI per l’annuncio e la catechesi in Italia, Incontriamo Gesù.
In questo contesto si colloca la scelta dei temi degli annuali convegni biblico e patristico promossi dalla Biblioteca arcivescovile “Mons. Antonio Lanza” e dal MEIC. Oltre a costituire rinnovate possibilità di riflessione personale e comune attingendo alle fonti della Parola di Dio e dell’esperienza ecclesiale dei primi secoli come alimento per la preghiera e la vita cristiana, queste iniziative intendono offrire uno specifico contributo all’intensificato impegno della nostra Diocesi per l’elaborazione di un progetto organico di evangelizzazione e catechesi.
Dopo l’incontro biblico di gennaio su Kerigma ed evangelizzazione in Paolo, guidato dal prof. don Giuseppe Pulcinelli, che ha ripercorso la centralità del Kerigma della Prima Lettera ai Corinzi e la proposta della potenza salvifica del Vangelo della Lettera ai Romani, il prossimo Incontro di lettura spirituale dei Padri della Chiesa del 14-15 febbraio avrà per tema Diventare cristiani nei primi secoli: la catechesi dei Padri.
La relatrice, prof.ssa Francesca Cocchini, ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università La Sapienza di Roma e di Patrologia presso l’Istituto patristico Augustinianum, fine e profonda studiosa dei Padri, aiuterà a conoscere gli itinerari per diventare cristiani della Chiesa dei primi secoli. Nelle due relazioni ripercorrerà le prime proposte di evangelizzazione chiamate a confrontarsi con un ambiente prevalentemente giudeo o pagano, in cui diventare cristiano rappresenta una scelta di vita alternativa da motivare; e successivamente le grandi catechesi del IV-V secolo che, in un mondo che ormai tendeva a definirsi cristiano, richiamano ad una fede matura ed autentica che non si limiti ad essere un dato meramente ambientale.
Mettersi alla scuola dei Padri deve significare non riproporre modelli superati, ma attingere da essi un metodo essenziale: la capacità di leggere i segni dei tempi, di confrontarsi con le altre culture, di dialogare con ogni uomo, facendo risuonare nel suo cuore la Parola di Dio e introducendolo con la sua vita nella storia della salvezza.
Risulterà in tal senso preziosa l’occasione di rilettura delle opere dei Padri sotto la guida esperta della relatrice e la possibilità di confronto tra laici impegnati a diverso livello nella vita diocesana, e da sempre caratterizza gli incontri promossi dal Meic e dalla Biblioteca Arcivescovile.