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Anche noi siamo tutti invitati a sederci attorno al pozzo di Giacobbe per chiedere, con Gesù e a Gesù, l’acqua della fiducia reciproca e dell’unità. Gesù chiede da bere alla donna di Samaria: «dammi da bere» (Gv 4,7). La richiesta di Gesù è espressione della sete di ciascuno di noi: sete di comunione, di unità, di verità, di senso, di novità, di gesti significativi, sete di vedere ostacoli che si allontano e traguardi che si avvicinano. Gesù chiede da bere a me, a te, a ciascuno di noi! È Dio che si fa Uomo fino al punto da far sua la nostra sete. «Dammi da bere» è un’immagine che parla di complementarietà: bere l’acqua del pozzo di qualcun altro è il primo passo per sperimentarne il modo di essere e giungere ad uno scambio di doni che arricchisce, aprendoci ad una varietà di forme di preghiera e di spiritualità cristiana.
Un proverbio brasiliano recita così: “Chiunque beve di quest’acqua, ritorna” ed è usato quando un visitatore si congeda. Un refrigerante bicchiere d’acqua, di chimarrão, di caffè o di tereré sono segni di accoglienza, dialogo e coesistenza. Il gesto biblico di offrire acqua a chiunque arrivi (cfr. Mt 10, 42) è un modo di dare il benvenuto e di condividere, ed è una usanza diffusa in tutte le regioni del Brasile.
Lo studio e la riflessione che saranno proposti in questo testo della Settimana possono essere di aiuto ai fedeli e alle comunità perché realizzino la dimensione dialogica e unitaria del piano di Gesù: il Regno di Dio. Il testo su cui si rifletterà mette in rilievo l’importanza per ciascuno di noi di conoscere e comprendere la propria identità, cosicché l’identità dell’altro non sia vista come una minaccia. Se non ci sentiremo minacciati, saremo in grado di sperimentare la complementarità dell’altro. Nessuna persona, nessuna cultura da sola sono sufficienti! Pertanto, l’immagine che appare dalle parole “Dammi un po’ d’acqua da bere” è un’immagine che parla di complementarità: bere l’acqua dal pozzo di qualcun altro è il primo passo per sperimentarne il modo di essere e giungere ad uno scambio di doni che arricchisce. Laddove i doni degli altri vengono rifiutati, viene causato molto danno alla società e alla Chiesa.
La Settimana è stata programmata dal Consiglio Ecumenico delle Chiese di Reggio Calabria. Come ogni anno due i momenti particolarmente di rilievo per lo scambio di pulpito. La presenza dell’Arcivescovo per la predicazione quest’anno nella chiesa Evangelica della Riconciliazione (Via Gebbione a Mare, 5), mercoledì 21 alle ore 18,30 e martedì 20 nella comunità parrocchiale della Candelora con la predicazione del pastore David della chiesa Battista e della prof.ssa Eugenia Marzotti della chiesa Valdese.
Di seguito il calendario dettagliato degli incontri:
LUNEDÌ 19 = Chiesa Battista – (Pastore padre Prisacariu COSTICA della chiesa Ortodossa-Rumena – Pastore Massimo RIPEPI della chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di Catona)
MARTEDÌ 20 = Parrocchia della Candelora – (Pastore David MCFARLANE della chiesa Battista – Eugenia MARZOTTI della chiesa Valdese)
MERCOLEDÌ 21 = Chiesa della Riconciliazione – (P. Giuseppe MOROSINI – Arcivescovo Reggio Calabria-Bova)
GIOVEDÌ 22 = Chiesa Ortodossa Rumena – (Pastore Rosario CONFESSORE della chiesa Valdese – P. Daniele CASTRIZIO della Chiesa Greco-Ortodossa)
VENERDÌ 23 = Chiesa Valdese – (Pastore Tony MOSCATO della chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di San Cristoforo – diac. Enzo PETROLINO, Direttore Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso)
SABATO 24 = Chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di San Cristoforo – (Pastore Pasquale FOCÀ della chiesa della Riconciliazione)