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Il 30 luglio scorso ha avuto avvio la seconda fase del Progetto Chiese Aperte, promosso dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e attuato dall’Associazione di volontariato Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica.
Conclusosi il Corso di formazione rivolto a volontari cui affidare, in questa seconda edizione, apertura, custodia e valorizzazione di chiese di rilevante pregio architettonico e storico-artistico site in Area grecanica, l’Associazione Did.Ar.T. ha attivato sinergie virtuose con associazioni e organismi a vario titolo sensibili ai temi della valorizzazione di quel territorio, definendo un ricco calendario di eventi che ha già visto lo svolgimento dei primi tre appuntamenti.
In particolare, il 30 luglio scorso, in collaborazione con la Pro Loco di Motta San Giovanni, si è svolto a Lazzaro un incontro dal titolo Motta San Giovanni: un patrimonio che si lascia scoprire, che ha visto la partecipazione di un numeroso e attento pubblico.
Moderato da Tiziana Cozzupoli, l’incontro ha registrato i saluti di Pina Lupoi, responsabile della casa editrice Istar, e del sindaco Paolo Laganà; a seguire, gli interventi di Maria Assunta Ambrogio, autrice di un recente volume sul Patrimonio storico e artistico delle chiese di Motta San Giovanni, e di Alessandra Migliorato, storico dell’arte del Museo regionale di Messina, cui si deve un’interessante ipotesi di attribuzione al toscano Martino Montanini della cinquecentesca statua di San Giovanni Battista conservata a Motta nella chiesa dedicata al santo.
Nel corso della serata Lucia Lojacono, direttore del Museo diocesano di Reggio Calabria, ha presentato il Depliant illustrativo del patrimonio architettonico e artistico di Motta San Giovanni realizzato dall’Associazione Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, nell’ambito del Progetto Chiese Aperte 2014.
Si tratta di uno degli straordinari primi esiti del Progetto: la stampa di ben 5000 depliant, con testi a cura di Maria Assunta Ambrogio, destinati a contribuire in maniera efficace e puntuale alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’importante centro dell’area grecanica. La Fortezza di San Niceto, le chiese di San Giovanni Teologo e di San Rocco, il Santuario della Madonna del Leandro vi sono illustrati con rigore e chiarezza, offrendosi quale occasione di conoscenza di un territorio da promuovere, attraverso iniziative didattiche mirate, presso le scuole di ogni ordine e grado e la comunità tutta.
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio beni culturali diocesano diretto da mons. Domenico Marturano, ha suscitato l’immediato interesse del parroco di Motta San Giovanni don Severino Kyalondawa, la cui sensibilità al recupero della memoria storica e artistica dei luoghi è oltremodo nota: a quest’ultimo, in particolare, si deve l’aver favorito gli studi sul patrimonio architettonico e storico delle chiese di Motta condotti da Maria Assunta Ambrogio e, in particolare, l’inventariazione di interessanti frammenti lapidei databili tra XIII e XIX secolo, che costituiscono il nucleo di pregio di un Lapidario parrocchiale che, si auspica, possa presto essere allestito e reso parte dell’itinerario di visita a Motta San Giovanni.
Il Progetto Chiese Aperte proseguirà nelle prossime settimane prevedendo aperture straordinarie e visite guidate ad alcune chiese di rilevante interesse storico site in area grecanica: in particolare, il 13 agosto h 18-21 al Santuario della Madonna del Leandro a Motta San Giovanni (nell’ambito dei festeggiamenti civili della Madonna Assunta) e il 20 agosto alla Concattedrale di Santa Maria Isodia e al santuario di san Leo a Bova.
Nell’occasione sono state realizzate brochures con notizie storico-artistiche relative ai singoli edifici, da distribuirsi gratuitamente a visitatori e/o turisti.
Per informazioni su eventi e orari di apertura chiese si contatti Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio al n° 3891968047.
Scarica il Depliant