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Condofuri: quarant’anni di presenza Marianista

I Marianisti accolti da Mons. Ferro

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I Marianisti accolti da Mons. Ferro

Era la mattina del 12 Agosto 1974 quando i primi Padri Marianisti lasciarono il Collegio Santa Maria di Roma su di una vecchia Fiat 600 per recarsi in una delle zone che allora risultava essere fra le più disagiate e povere della Diocesi di Bova.
Il 14 Agosto 1974 facevano il loro ingresso in Parrocchia accolti dall’Arcivescovo di Reggio e Vescovo di Bova, Mons. Giovanni Ferro,il quale ardentemente volle unire sotto un’unica azione pastorale le diverse realtà parrocchiali della vallata. Inizialmente affidò alla cura pastorale dei Padri le parrocchie di San Domenico in Condofuri Superiore e di San Giovanni Battista in Gallicianò e successivamente le parrocchie di Amendolea, San Carlo e Condofuri Marina.
Così il 14 agosto prossimo la comunità cristiana della Valle dell’Amendolea festeggerà i 40 anni di una presenza che non è stata semplicemente “religiosa”, ma ha avuto risvolti sociali e culturali, grazie allo straordinario impegno educativo dei giovani e la promozione della pratica sportiva.
Per tale ricorrenza i giovani della Pastorale Giovanile della Valle, che partecipano al Sinodo diocesano dei giovani, e tutte le diverse realtà ecclesiali si riuniranno per una S. Messa di ringraziamento e per un momento di condivisione fraterna. In questa occasione verranno ripercorsi, grazie all’ausilio di foto, video ed altri documenti storici, i 40 anni di storia della popolazione condofurese con i propri Padri Marianisti.
La celebrazione ed i festeggiamenti avranno inizio alle ore 18.30 nella Chiesa di San Domenico in Condofuri Superiore: preghiera e ringraziamento, come anche l’affetto e la vicinanza dei fedeli, favoriranno un nuovo slancio per l’attività dei padri Marianisti che tanto hanno operato per trasformare il volto di quel territorio e delle anime loro affidate con una faticosa opera di evangelizzazione arricchita dall’esperienza educativa.
La Congregazione dei Marianisti, che si è sempre contraddistinta per la disponibilità al servizio e l’obbedienza alla Chiesa, nacque ad opera del Beato Guglielmo Giuseppe Chaminade, sacerdote francese che visse tra il 1761 e il 1850, esercitando un fedele e spesso pericoloso ministero durante i difficili anni della Rivoluzione Francese. Chaminade fece fronte ad una sfida apostolica: l’ignoranza della fede, l’indifferenza religiosa, l’abbandono della vita cristiana. Egli avvertì anche che occorrevano nuovi mezzi per i suoi tempi: nuove istituzioni, nuovi metodi e perfino un nuovo tipo di missionario e di sacerdote.
L’attuale momento storico, che caratterizza anche lo stato di vita delle comunità dell’Amendolea, è simile a quello vissuto dal fondatore e dai primi Marianisti, e le odierne circostanze storiche stimolano un rinnovato impegno pastorale e sociale, perché ogni cristiano abiti il mondo con la consapevolezza della fede.
Tutto ciò richiede discernimento. Tale ricorrenza permetterà di conoscere meglio questa congregazione e di ringraziarla per il servizio di passione e di fede reso a tante generazioni di condofuresi.